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Neràdium – Onore – Giulia Silvestri

Di Lettrice Per Passione
7 min

Ci troviamo qui nella seconda parte delle avventure che si svolgono nel Neràdium, con il secondo volume – Onore – che ci porta a scoprire cosa è accaduto a Meriel, Artem, Raoul, Hart e Delaney, dopo il finale decisamente intriso di colpi di scena che ci ha lasciato con il primo volume.

Vi dico già che, una volta finito il libro, quando riguarderete la copertina, capirete il motivo di quel quarto di luna e la maschera nera!

Questo secondo volume si divide in due parti: nella prima troviamo i nostri baldi giovani – tranne Artem, che non è più con loro – ospiti di un Mäecram in Italia, dove incontrano altri personaggi che entrano a fare parte della trama. Le cose si complicano quando il Diaspro, temutissimo comandante della Regina di Rose, manda il Fante, Ogier, a rapire Meriel, per portarla nel Neràdium.

Qui le cose si complicano non poco, perché ci sono altri personaggi, altri regni nel Mondo Fantastico che entrano in gioco – forse un po’ troppi a mio avviso. 

Meriel si ritrova ad abbracciare la sua vita di Necräm e a contribuire alla causa, creando alleanze, combattendo contro Dantalian o contro i suoi sottoposti, tanto da stringere il Giuramento di Sangue, che qui riporto come citazione, perchè mi è piaciuta un sacco!

«Rosso cremisi sono le mie vesti, sotto l’oscurità dalla quale sono escluse luna e stelle, per sancire il mio Giuramento di sangue.
Rosso cremisi sono le mie vesti, come il liquido che sgorgherà dalla mia carne, unendosi alla tua generosa offerta.
Rosso cremisi sono le mie vesti, come il tingersi della Luna alla mia richiesta di luce alla quieta notte dei dormienti
Rosso cremisi sono le mie vesti, come la sfumatura della Pietra Sacra dalla quale venisti forgiato.
Sono qui, o Diaspro, come colei che non afferra la verità imprigionandola, nel modo in cui un usignolo viene rinchiuso in una gabbia; che non si appresta al giuramento con parole mentitrici, o senza aver compreso il tuo nobile compito.
Sono qui, o Diaspro, per diventare una Guardia Cremisi, abbandonando i miei vecchi stracci, per lottare contro le ombre dell’inferno e gli spettri della notte, che voleranno via come polvere al vento alla nostra vista.
Sono qui, o Diaspro, per ricevere la forza del fuoco, che forgerà il mio coraggio in modo da marciare nella guerra senza rimpianto.»

Meriel Turner – Giuramento di Sangue

La narrazione prosegue comunque in maniera incalzante, perché le pagine scorrono e sicuramente si ha voglia di capire come va avanti la storia, con vari colpi di scena e alcune parti invece un po’ lente, di digressione. Penso siano state volute, per non dare al lettore tutto e subito e l’ho trovata una strategia davvero molto buona.

Meriel apprende qualcosa di più su se stessa e sul suo passato, sui suoi genitori e sul perché abbia dei vuoti di memoria. Orion, il Diaspro, assume un ruolo importante nella sua vita (che non vi svelerò qui; se vi incuriosisce, leggete il libro!). Oltre a questo, il fondamento di questo secondo capitolo è proprio la lealtà, come sottintende il motto dei Necräm: tra le pagine viene spiegato meglio il ruolo e la suddivisione dei Necräm stessi, anche se suggerisco un’appendice nel terzo volume (o in una revisione di questo) per non far perdere il lettore tra le pagine, in maniera tale da avere tutto a portata di mano, se necessario.

Sono curiosa di vedere come prosegue questa ricerca e questa guerra contro Dantalian, il nemico, soprattutto dopo le scelte fatte da Meriel e dai suoi compagni e dopo ciò che la ragazza stessa ha appreso sul suo passato.

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