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Romeo e Rosalina – Natasha Solomons

Di Lettrice Per Passione
9 min

«Se ti rinchiuderanno, avvizzirai e ti spegnerai poco a poco. E cosa ne sarà del tuo liuto e delle tue canzoni? Hai bisogno della musica e l’umorismo impudente ti ingrassa. Ti conosco. Non sei portata per la santità, Rosa. Sei fuoco e sciagura.»

Tebaldo Capuleti

Questo libro mi ha colpita per certi versi e per altri mi ha un po’ delusa.

Natasha Solomons ci porta nel mondo di Shakespeare, nella bella Verona, a scoprire però la storia di Romeo e Rosalina. Ero davvero incuriosita da questo libro, che viene presentato come sempre nella splendida edizione di Neri Pozza, con la traduzione di Alessandro Zabini. La copertina, peraltro, è stata disegnata dalla talentuosa Elisa Scesa – Seitsinger.

La bella Verona, dove è la nostra scena, per citare il Bardo, si trova in preda alle spire della peste, che si porta via anche Amelia, la madre di Rosalina Capuleti, la protagonista di questa storia. Rosalina è una ragazza adolescente, istruita, suona il liuto, sa cantare e diciamo che ha un bel carattere. Era molto legata alla madre che, prima di morire, ha lasciato detto che la figlia dovesse andare in convento, a Mantova, e prendere i voti.
Vi potete immaginare la felicità della ragazza.

La giovane Rosalina ha così un termine di tempo entro cui deve scegliere i suoi beni personali e portarli con sè in convento. Tempo che vuole sfruttare al massimo delle sue capacità, come si può dedurre. Dopo aver scongiurato il contagio in casa Capuleti (non quella della famiglia di Giulietta, ma di Masetto e di Amelia, padre, figlia e servitori se ne vanno nella loro tenuta di campagna, sulle colline di Verona, per lasciare che il contagio si estingua. È lì che Rosalina scopre che i Montecchi, nella loro villa, che ospita il giardino delle bestie, danno una festa. Festa a cui la giovane partecipa, vestendosi da uomo. Qui viene notata nientemeno che da Romeo Montecchi, il nostro Romeo, che se ne innamora, coinvolgendo anche Rosalina in questo amore folle e proibito, promettendole di sposarla e di portarla via da Verona, dove le loro famiglie non permetterebbero mai la loro unione. Rosalina si lascia irretire, sacrifica anche il suo onore, in nome dell’amore di Romeo Montecchi. Si ritrova a rifiutare persino il cugino, Tebaldo Capuleti, che si dichiara a lei e vorrebbe sposarla.

Nel frattempo, Rosalina, prima di essere rinchiusa in convento, decide di passare più tempo possibile insieme a sua cugina Giulietta Capuleti, che ha ancora tredici anni, è una bambina in confronto a lei, ma è anche corteggiata dagli amici del Principe di Verona, perchè ad ogni modo la famiglia dei Capuleti è comunque una delle più importanti della città. Rosalina cerca di proteggere Giulietta da queste avances che le vengono fatte, e al tempo stesso di destreggiarsi con l’amore che prova per Romeo.

Se Romeo, però, non fosse il bravo ragazzo che tutti pensano? Se Romeo invece fosse uno dei tanti, che vuole solo arraffarsi la dote che Rosalina può portare (misera, del resto, perchè si tratta di trenta ducati)? A Rosalina iniziano a venire dei dubbi sull’onore e sull’amore che prova il suo bel Montecchi e indaga per conto proprio, scoprendo in effetti che Romeo non è certo il ragazzo che si aspettava. Proprio perchè, dopo essere stato rifiutato da Rosalina, dirige le sue attenzioni proprio verso Giulietta.

Da questo punto in poi, il romanzo si concentra sulla storia che tutti conosciamo, tanto che l’autrice parafrasa un po’ dell’opera di Shakespeare, per unirla alle tinte femminili della sua storia.

Storia più che mai attuale, visto quello che è accaduto in questi giorni.

Devo dire che il libro è ben scritto, la Solomons ha una penna molto lineare e soprattutto coinvolgente, soprattutto nella prima parte. Purtroppo, nella seconda, almeno a mio avviso, si lascia un po’ andare e non mi ha coinvolta più di tanto. La storia di Rosalina si trasforma nella storia di Giulietta, per come la conosciamo con qualche tinta nuova. Non che la storia di Romeo e Giulietta sia terribile, sia chiaro, ma mi sarei aspettata un finale differente. La trama, sul finire, mi ha un po’ delusa. Non lo stile di scrittura, questo assolutamente.

Detto questo, se cercate un romanzo brillante, che vi rapisca con il fascino del personaggio femminile e della storia shakesperiana, vi assicuro che vi può piacere.

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